Tra casali, boschi, antichi castelli e paesi arroccati, scopriamo le tradizioni matrimoniali dell’Umbria, alla luce calda di un tramonto di inizio autunno.

Come per la Toscana (di cui ti ho raccontato qui), sono molte le rievocazioni medievali nelle tradizioni matrimoniali dell’Umbria, in cui si festeggia a suon di salumi, formaggi, tartufo, cacciagione e del tipico pane sciapo umbro.

La tradizione più sentita, ancora oggi spesso osservata dai novelli sposi, è il serraglio, anche detto fettuccia, parata, laccio o travata.

Durante il tragitto della sposa verso la chiesa, di solito a piedi (la viabilità dei borghi umbri potrebbe essere anche molto complicata), la ragazza si troverà la strada sbarrata da una fila di invitati che tengono il cosiddetto serraglio (una lunga fune tenuta alle estremità), e se vorrà oltrepassare l’ostacolo, e quindi sposarsi, dovrà pagare un pedaggio, lanciando loro confetti e monete! 

Terni invece ha qualcosa di unico e speciale, che la rende la vera città degli innamorati.

Non tutti infatti sanno che proprio qui risiedeva un certo vescovo di nome Valentino, che secondo la tradizione rischiava la propria vita per dare la possibilità agli innamorati cristiani di sposarsi. Alla fine il buon vescovo venne martirizzato, ma il suo nome non venne dimenticato. Passò alla storia come San Valentino, il santo a cui ogni anno gli innamorati immolano il proprio amore attraverso cene a lume di candela, rose rosse e peccaminosi cioccolatini. 

Molti innamorati scelgono di sposarsi nella Basilica, dove sono ospitate le reliquie del Santo, proprio nel giorno dedicato a lui e a loro, in quanto innamorati.

Durante la Festa delle Promesse, innumerevoli coppie accorrono da tutto il mondo, non solo per sposarsi, ma anche per rinnovare i propri voti o festeggiare l’anniversario di nozze, e giurarsi amore eterno nella città degli innamorati per eccellenza!