Sempre più spesso, quando ricerco una location per un matrimonio dei miei sposi, mi ritrovo in questa situazione che di per sé implica tutta una serie di complicazioni: le location che impongono dei determinati fornitori per realizzare il matrimonio da loro.
Prima di tutto è bene capire perché ciò accade.
Esiste un detto, che effettivamente condivido io per prima: squadra che vince non si cambia.
Quando infatti cominci a maturare una certa esperienza professionale, ti ritrovi a voler lavorare sempre con le stesse persone, perché sei consapevole che con loro avrai un certo tipo di risultato sicuro.
Sai che con quel team di professionisti condividi una certa sensibilità estetica e stilistica, ci lavori bene, c’è un buon gioco di squadra e un’ottima collaborazione e sai che non ci sono sorprese dietro l’angolo pronte a complicarti la vita.
Tutto vero e, come dicevo, io condivido. Anche io ho una rosa di fornitori preferiti da consigliare ai miei sposi, ma non proprio nelle stesse modalità di certe location e per motivazioni completamente diverse.
Cercherò di spiegarti a partire dal mio modo di lavorare, e in generale dai consigli di una wedding planner, per poi arrivare alla questione location.
Dunque, perché io, e in generale una wedding planner, mi permetto di avere una rosa di fornitori che consiglio e con cui preferisco lavorare?
Prima di tutto perché dopo anni in questo settore ho imparato (e non si smette mai di imparare) a riconoscere i fornitori affidabili e quelli inaffidabili.
In secondo luogo perché per quello che sono, per quello che è il mio brand, gli sposi che mi scelgono già escludono una serie di stili non conformi al mio.
Scegliendo me, già hanno in mente un certo tipo e livello di risultato.
Quindi io propongo loro, in base al budget di cui dispongono, una rosa di scelte che hanno già una cifra stilistica coerente con The Other Wedding, a partire dal fotografo e dal flower designer.
Tuttavia, per quanto io abbia dei “fornitori preferiti”, parto sempre dalle necessità e dai desideri dei miei sposi, e parlo in particolare di budget.
Non ti imporrei mai un fornitore specifico con una specifica cifra a prescindere da ciò di cui hai bisogno, ma in base alle tue esigenze cercherei di proporti qualcuno che le rispecchia, e se ciò poi non fosse fattibile andrei alla ricerca di un nuovo professionista, cercando però sempre di valutarne l’affidabilità (dopotutto è per questo che mi assumeresti, no?).
La questione delle location che impongono i propri fornitori invece spesso è diversa dalla casistica che ti ho appena descritto, a partire dal fatto che sono location e non wedding planner.
Una location infatti non fa, o quanto meno non dovrebbe fare, una selezione all’entrata oltre alla questione budget.
Nel senso che se decidi di selezionare un castello sul mare ad altissimo budget, vuol dire che sarai nella categoria di sposi altospendenti, e che quindi PROBABILMENTE anche per gli altri fornitori potrai permetterti cifre considerevoli, ma questo non significa niente rispetto allo stile estetico, per esempio, e comunque non si esclude il fatto che potresti volere investire di più sulla location e meno in altri ambiti.
La scelta dunque deve essere una tua libertà e non può essere imposta.
Certo, se si parla di location che sono anche ristoranti, è legittimo non voler lavorare con catering esterni, perché il luogo e il ristorante in questo caso vanno a coincidere.
Ed è anche legittimo che la location in questione consigli dei fornitori con cui si è trovata bene a lavorare in passato. Tuttavia non può essere un unico fornitore imposto con una cifra da cui non si scappa e uno stile che è necessariamente quello.
Una situazione del genere, per cui la location impone, per esempio, un determinato fiorista, che ha un certo specifico stile e costa una certa determinata somma, rappresenta un limite per gli sposi, soprattutto se hanno assunto una Wedding Designer con una cifra stilistica ben precisa, o se hanno un budget da rispettare.
Dopotutto io credo sia fondamentale che ognuno si occupi del proprio lavoro, quello per cui ci si è preparati a lungo e in cui si è fatta esperienza.
Ed è forse questo il lato negativo del fare la wedding planner in Italia (mi perdonerai la polemica di passaggio): qui infatti è una professione relativamente nuova e quindi molto spesso sottovalutata.
La situazione più comune in passato era rappresentata da sposi che, per necessità o semplicemente per mancanza di contatti, organizzavano in piena autonomia il proprio matrimonio, affidandosi giustamente ai consigli dei fornitori che già avevano assunto, come appunto la location o il catering che di solito sono i primi a venire selezionati.
Però quello che era un semplice consiglio si è man mano trasformato in una vera e propria fabbrica di matrimoni.
Matrimonifici che propongono matrimoni a pacchetto privi di reale personalizzazione.
Perché infatti di questi tempi va così di moda il concetto di matrimonio su misura?
Proprio perché per anni si sono realizzati matrimoni intercambiabili, in cui la personalità degli sposi, i loro gusti e le loro storie erano appena intuibili.
Ecco, imporre la scelta di fornitori specifici è il primo passo per avviarsi a questo tipo di risultato, che sicuramente semplifica la vita degli sposi, e anche quella della wedding planner, ma che inevitabilmente impedisce la realizzazione di quel tipo di matrimonio assolutamente unico ed emozionante che io sono abituata e desidero organizzare.
A ognuno il suo: a me come wedding planner va la responsabilità di organizzare il matrimonio che desiderano i miei sposi, raccontando attraverso ogni singola scelta la loro storia e la loro personalità.
A me va l’arduo compito di ricercare i fornitori giusti per arrivare al top del risultato, sempre.
E mentre i consigli sono sempre bene accetti, le imposizioni limitano e creano difficoltà, oltre a inficiare spesso il risultato finale.
Alle location spetta un altro tipo di lavoro, così come ai catering, ai fotografi e ai fioristi, ed è fondamentale che tutti questi elementi si combinino perfettamente insieme come in un puzzle, per dare vita al capolavoro del tuo matrimonio.
Una buona squadra, ben coordinata ed esperta del proprio mestiere, riuscirà a dare il massimo, a realizzare un evento unico e straordinario, e ciascuno degli elementi della squadra guadagnerà in orgoglio, fama e visibilità proprio grazie al fatto che insieme sono riusciti a realizzare il tuo desiderio.
Grazie per aver letto questo articolo,
spero ti sia stato utile!
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A presto,
Caterina