Bianca + Amerigo
Dal lontano Oriente una fiaba d’altri tempi
Il matrimonio di Bianca e Amerigo ha richiesto tutta la mia dedizione per combinare le atmosfere delle fiabe della nostra infanzia e l’estetica ispirata al lontano Oriente e alla chinoiserie, cioè alla decorazione storica cinese, con paesaggi asiatici tipici, gru, fiori e nuvole leggere.
Il tutto però a distanza, in una location lontana sia da me che dagli sposi, in Umbria.
Bianca e Amerigo infatti vivono in Toscana, anche se lei è di origine austriaca e lui proviene dalla bella Liguria.
Quando mi hanno contattata mi hanno lanciato subito una sfida imprescindibile: il menù del loro matrimonio doveva essere completamente vegano. Sì, perché volevano far ricredere entrambe le loro famiglie e sfatare il pregiudizio per cui la cucina vegana non possa essere buona.
Quindi il mio primo obiettivo come loro wedding planner era di trovare una location in Umbria che permettesse a uno chef esterno (vegano per l’appunto) di utilizzare la loro cucina e il loro staff.
Spulciando di là e di qua alla ricerca della combinazione che faceva al caso mio, sono riuscita infine nell’impresa, e a quel punto il resto dell’organizzazione era praticamente in discesa, anche perché gli invitati erano pochi e i pezzi facilmente potevano andare al loro posto.
Doveva essere quindi un matrimonio molto romantico ed etereo, bucolico e fiabesco, con quel tocco nerd ispirato al Giappone che rispecchiava la personalità degli sposi.
Per dare vita a questo risultato, ho giocato di mix&match, creando pattern e grafiche che richiamassero gli ideogrammi cinesi in tanti piccoli dettagli, oltre ovviamente ai particolari floreali, e i colori pastello.
Se guardi con attenzione infatti, puoi vedere come gli origami completino tutto il progetto estetico del matrimonio, a partire dal tableau fino alla mise en place, oltre alla composizione del portafedi specialissimo e unico, dove le fedi erano proprio appoggiate sugli origami realizzati da Bianca.
Ma oltre a questi, mi sono concentrata anche su molti altri piccoli dettagli capaci di creare l’atmosfera delicata che cercavamo, come le perline e le nappine.
Tutte le grafiche sono state declinate a 360°, andando a comporre un coordinato davvero unico e suggestivo (trovi qui l’articolo sull’importanza del coordinato grafico, e questo matrimonio ne è la perfetta riprova).
Per Bianca e Amerigo infatti ho utilizzato il pattern in stile chinoiserie sia per le partecipazioni, sia per i ventagli, per i libretti, il tableau, i menù e i segnaposti.
Infatti Bianca e Amerigo hanno scelto di combinare il rito della pietra del giuramento, a cui hanno affidato le loro promesse senza dirle ad alta voce, e l’handfasting, realizzando in particolare il nodo dell’infinito e combinando quest’ultimo con lo scambio delle fedi.
Date le diverse origini dei due, ho realizzato per loro due libretti, uno in tedesco e l’altro in italiano, mantenendo sempre l’armonia nell’estetica e nelle grafiche che ho realizzato per tutto il matrimonio.
Trattandosi di un matrimonio con poche persone, e in via del tutto eccezionale, ho avuto io il privilegio di celebrare la loro unione e unire Bianca e Amerigo in matrimonio davanti alle loro famiglie e amici.
Oltre ai ventagli con le nappine, anche i segnaposto che potevano prendere dal tableau, con nappine, piccoli origami e perline che potevano diventare portachiavi o accessori preziosi.
Per i tavoli abbiamo cercato di ottimizzare al massimo: abbiamo decorato infatti con fiori in vasetto, candele e con campane di fiori stabilizzati che poi sono diventate le bomboniere vere e proprie, completate dalle bottigliette d’olio che gli sposi consegnavano alla fine dell’evento, il tutto confezionato con un packaging in stile.
Infine ho realizzato per Bianca e Amerigo e per il loro matrimonio tra fiaba e lontano Oriente, dei menù in astuccio nominativi, per cui tirando la nappina dorata si scopriva il menù.
Tutto era completato da origami in ceramica colorata, nei toni pastello, delicatissimi e davvero unici nel loro genere.
Di quanto tutti questi elementi combinati siano potenti nel realizzare una certa atmosfera, una particolare suggestione capace di rimanere impressa nella mente e nei ricordi di tutti i partecipanti.
Ed è proprio qui che sta la vera soddisfazione del mio lavoro: lasciare andare la creatività e permetterle di creare quel mondo unico e straordinario che gli sposi desiderano per il loro matrimonio.
E sono davvero lieta che quella sensazione eterea e fiabesca sia scaturita da tutto il lavoro svolto, e che ogni singolo elemento si sia combinato perfettamente in questo puzzle a metà tra Oriente e favole d’altri tempi.
Design + Planning • The Other Wedding
Fotografia • Beatrice Andreoni Wedding
Flower design • Love Live Flowers
Location • Resort Isola verde
Chef • Emanuele Di Biase Vegan Chef
Musica e Luci • Umberto Fabbri Dj e Lg Integrated Service
HMUA • Briselda Make Up Hair Stylist
Noleggi • Preludio Divisione Noleggio